Bulk sender: chi sono e i requisiti per non finire in spam

Nuovi requisiti per i mittenti

Un “bulk sender” è un mittente di massivo che invia grandi quantità di messaggi email simultaneamente (o molto frequentemente) a un vasto numero di destinatari.
Questo tipo di invio (bulk sending) è spesso associato a pratiche di marketing, comunicazioni aziendali o altre attività che coinvolgono l’invio di messaggi in grande scala.

Google classifica un mittente come bulk sender quando il suo volume di invio è di almeno 5000 messaggi al giorno verso caselle del dominio@gmail.com.

Ecco alcuni esempi concreti di bulk sender:

Comunicazioni aziendali: Le grandi aziende possono utilizzare l’invio in blocco per comunicare informazioni interne a un vasto numero di dipendenti o partner commerciali.

Piattaforme di notifiche: Applicazioni e servizi online che inviano notifiche automatiche, come avvisi di spedizioni, richieste di recupero password, conferme d’ordine, invio fatture, aggiornamenti del profilo o notifiche di sicurezza, spesso impiegano il modello di invio in blocco.

Forum e Social Media: Quando si ricevono notifiche o aggiornamenti da forum, gruppi o social media tramite email, ciò può essere gestito attraverso l’invio massivo.

Campagne di email marketing: Le aziende spesso utilizzano servizi di email marketing per inviare newsletter, promozioni o informazioni a un grande gruppo di abbonati o clienti.

Le attività di bulk sending sono quasi tutte legittime, ma ci sono alcune eccezioni in cui questa pratica può essere utilizzata in modo improprio, ad esempio per inviare spam, messaggi di phishing o contenuti dannosi.

Procedure sconsigliate per l’attività di bulk sending

Ogni volta che invii un’email dal tuo dominio, questa viene valutata dai server del destinatario in base al tasso di apertura.
Ogni singolo messaggio può contribuire al miglioramento o al peggioramento della tua reputazione: danneggiarla potrebbe avere conseguenze sulla buona riuscita dei tuoi invii futuri.
È essenziale adottare strategie di bulk sending che non solo raggiungano un ampio pubblico, ma che contemporaneamente salvaguardino la tua reputazione, garantendo una presenza duratura e positiva nelle caselle di posta dei destinatari.

Più le tue email vengono segnalate come spam da chi le riceve, più alta è la possibilità che le tue email siano recapitate direttamente nella posta indesiderata dei tuoi destinatari.

• Non inviare la tua email a un database che hai acquistato.
  Questi contatti probabilmente non vorranno ricevere i tuoi messaggi, il che ti farà registrare bassi tassi di apertura, alti tassi di reclami, così che le tue future email andranno direttamente nella cartella spam.
• Crea un modulo d’iscrizione double opt-in.
  In questo modo i tuoi contatti riceveranno un’email per confermare la volontà di iscriversi ad una delle tue liste.
  Se da una parte potrai riscontrare una diminuzione del numero di iscrizioni, dall’altra sarai sicuro di avere un database più qualificato e composto da contatti che avranno sicuramente molta più voglia di aprire le tue email ed indirizzi email verificati.
• Usa la fantasia per creare un oggetto interessante che attiri l’attenzione.
  L’oggetto è l’elemento che per primo ti permetterà di aumentare i tuoi tassi di apertura ed evitare di danneggiare la tua reputazione.

Monitorare e gestire l’invio delle email, implementando regole e requisiti stringenti, consente di evitare abusi e proteggere gli utenti da potenziali minacce. 

È quindi necessario soffermarsi su un aspetto importante della sicurezza delle email: la convalida del fatto che il mittente sia chi afferma di essere. 

Per quanto possa sembrare elementare, a volte è ancora impossibile verificare chi sia l’autore di un’email, data la presenza di protocolli ed infrastrutture non aggiornate.

Le principali richieste sono:

1. Autenticazione: i mittenti devono autenticare le loro email, riducendo così le vulnerabilità sfruttate dai criminali informatici. Questo processo impiega protocolli e standard specifici, considerati “best practice” nel campo della sicurezza delle email. Un esempio? Un mittente malintenzionato potrebbe fingersi essere un’organizzazione legittima inviando email contraffatte: con l’autenticazioneSPF e DKIM diventa più difficile per i cyber criminali imbrogliare i destinatari e inviare email dannose o ingannevoli.

2. Disiscrizione semplice: i mittenti con altissimi volumi di invio devono permettere agli utenti di disiscriversi dalle loro email commerciali con un solo click, processando rapidamente la richiesta.

3. Controllo dello spam: Google introdurrà una nuova misura di controllo dello spam che limiterà la quantità di email indesiderate inviate da un mittente. Attualmente, questo limite è fissato allo 0.5% dei messaggi segnalati come spam. Di conseguenza, i mittenti saranno tenuti a rispettare un limite prestabilito sul numero di email classificate come spam che inviano agli utenti di Gmail.
Indipendentemente dal provider di posta elettronica, tutti gli utenti meritano un’esperienza con i tuoi messaggi email più piacevole e sicura possibile. Assicurati di inviare email autenticate a un elenco di clienti e prospect realmente interessati a quello che stai offrendo loro.

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