Hai appena inviato una newsletter. Dentro c’è una promozione interessante, una novità utile, magari un contenuto pensato per generare contatti. Ma se come mittente hai usato un indirizzo noreply@azienda.it, probabilmente hai chiuso la porta in faccia a chi voleva rispondere.
Sembra una scelta tecnica inoffensiva. In realtà è un errore che costa caro, soprattutto se l’obiettivo è generare contatti, interazioni e nuove opportunità.
Immagina questo scenario: ricevi un’email con un’offerta che ti interessa davvero. Il tuo primo istinto? Cliccare “rispondi” per chiedere un’informazione veloce, chiarire un dettaglio o avviare una conversazione commerciale.
Ma se la mail arriva da un indirizzo noreply, oppure contiene un messaggio del tipo “non rispondere a questo indirizzo, nessuno lo legge”, cosa succede?
Probabilmente rimandi o abbandoni, o ti dici che scriverai più tardi, ma poi non lo fai. Il momento è perso e con lui, il lead.
Molti usano un indirizzo non monitorato perché temono di ricevere troppi bounce, ovvero messaggi di errore per email non recapitate. Ma è un timore infondato: i bounce non arrivano all’indirizzo che compare nel campo “From”, ma a quello indicato nel Return-Path, un campo tecnico che può (e dovrebbe) essere gestito separatamente.
Se ricevi troppi bounce, il problema non è il mittente, ma la qualità della lista o la configurazione del tuo dominio. E va risolto a monte, non ignorato.
Una newsletter non è solo un messaggio da leggere, spesso è anche un invito all’azione. Rispondere dovrebbe essere la prima azione naturale da parte del destinatario.
Se vuoi generare lead, facilitare la risposta è fondamentale. Anche solo la possibilità di scrivere al mittente trasmette disponibilità, competenza e fiducia. È un segnale chiaro: “Qui c’è qualcuno che ascolta”.
A volte basta rendere facile un gesto per trasformare un contatto in una conversazione e poi in vendita.
I grandi brand gestiscono milioni di invii, con flussi strutturati, assistenza su larga scala e comunicazioni unidirezionali. Ma per un a PMI o comunque per chi lavora a stretto contatto con i propri clienti, ogni risposta è un’opportunità da coltivare.
Mostrarsi disponibili e raggiungibili è solo una buona pratica e una scelta commerciale concreta.