La migrazione email è il passaggio che consente di spostare lo storico delle caselle da un sistema di posta a un altro, assicurando che ogni messaggio e ogni struttura di cartelle rimangano disponibili senza interruzioni percepibili.
A livello concettuale, significa trasferire la “memoria” delle comunicazioni aziendali in un ambiente nuovo, preservando continuità operativa e sicurezza.
In un contesto reale, pensa a un’impresa che fino a oggi ha usato un servizio di posta con funzioni limitate e ora cerca maggiore affidabilità, automazione o controllo su backup e compliance. La migrazione diventa allora lo strumento per portare nel nuovo sistema tutte le email accumulate negli anni, evitando che gli utenti debbano partire da zero o perdano riferimenti importanti.
Allo stesso modo, per un provider IT o un’agenzia che gestisce diversi clienti, la migrazione è la chiave per consolidare ambienti disparati in un unico punto di controllo, mantenendo intatta la storia delle comunicazioni.
Affrontare una migrazione email può suscitare dubbi: interruzioni di servizio, perdita di dati o costi imprevisti sono timori comuni. Per questo mettiamo a disposizione strumenti di importazione e migrazione gestibili in autonomia dal Pannello di Controllo, che ti permettono di pianificare ogni azione, controllarne le fasi e intervenire tempestivamente in caso di necessità. In questo modo riduci il rischio di sorprese e hai visibilità costante sul processo, garantendo un passaggio più sicuro e fluido.
Per trasferire i messaggi verso Qboxmail, il dominio di destinazione deve già esistere. L’importazione crea o configura in blocco domini, caselle e alias con le impostazioni desiderate, senza però contenuti storici.
Solo dopo che l’account è creato, si avvia la migrazione per copiare messaggi e cartelle dal server di origine.
Questo garantisce che ogni casella migrata abbia spazio riservato e che la fatturazione pay-per-use conteggi correttamente l’account quando viene attivato e popolato. Separare le fasi aiuta a gestire risorse, tempi e comunicazione con gli utenti in modo ordinato.
Attraverso l’importazione attivi all’interno del Pannello di Controllo domini e caselle email in maniera massiva.
È sufficiente predisporre un foglio di calcolo con le colonne necessarie (dominio, indirizzo, alias…), esportarlo in formato CSV e caricarlo nell’interfaccia; Qboxmail creerà automaticamente gli account in batch.
Questa procedura è ideale per l’onboarding iniziale o per predisporre caselle che verranno attivate successivamente.
La migrazione consente di trasferire il contenuto di uno o più email account da un server di posta ai sistemi di Qboxmail, sfruttando un file CSV appositamente configurato.
In pratica, prepari un elenco di caselle (indirizzi e credenziali o parametri di autenticazione centralizzata), carichi il CSV nel Pannello di Controllo e avvii la procedura: il sistema copia tutti i messaggi, riproducendo l’intera struttura di cartelle e sottocartelle nel nuovo ambiente. Questo approccio rende il trasferimento di massa più semplice e veloce, perché delega al motore di migrazione la gestione di connessioni, sincronizzazioni preliminari e secondarie (per evitare gap durante il cambio MX) e ti offre visibilità sullo stato di avanzamento.
La procedura di migrazione è accessibile tramite il Pannello di Controllo ed è progettata per essere eseguita sia in autonomia che con supporto dedicato.
Analogamente alle importazioni, crea un file CSV contenente i riferimenti alle caselle da migrare (indirizzi, credenziali o dati per Master User/OAuth).
Caricalo nel pannello e esegui una validazione preliminare, con controllo di raggiungibilità del server di origine e correttezza dei parametri.
Stabilisci una data/ora per l’avvio automatico: al momento stabilito, Qboxmail avvia la connessione al server di origine e inizia a copiare messaggi e strutture di cartelle.
È possibile pianificare orari di bassa attività per minimizzare l’impatto sugli utenti: l’operazione avviene in background, monitorata centralmente.
Dopo il completamento della prima sincronizzazione, riceverai notifica via pannello o email: a questo punto puoi effettuare il cambio dei record MX verso Qboxmail.
Subito dopo, pianifica una seconda migrazione per recuperare i messaggi arrivati nel periodo di propagazione dei DNS, assicurandoti che non vi siano gap nella ricezione.
Gli utenti possono già accedere alle caselle, riducendo al minimo i tempi di disservizio.
Per provider che supportano IMAP standard, la procedura è diretta. Per Gmail, Office 365 o Exchange, si possono usare credenziali di amministratore o OAuth 2.0 per autorizzare trasferimenti senza richiedere password utente, migliorando sicurezza e facilità operativa.
Il processo rispetta le policy di email security solutions di Qboxmail: durante la migrazione, i filtri antispam/antivirus rimangono attivi sul nuovo sistema, proteggendo la casella già dai primi messaggi arrivati.
Al termine di ogni fase, il pannello segnala lo stato di avanzamento e l’esito. In caso di errori (impossibilità di connettersi, limiti di origine), vengono forniti log dettagliati per interventi di correzione.
Una volta completata la migrazione definitiva, l’utente e il reseller ricevono conferma che il passaggio è avvenuto con successo e possono cancellare o conservare dati sul sistema precedente secondo policy interne.
Per una guida dettagliata passo per passo, su come creare il file csv, eseguire o eliminare la migrazione, consulta la nostra documentazione.
Come vedi, passare a Qboxmail è un’operazione semplice e gestibile autonomamente ma, se preferisci essere seguito interamente dal nostro staff, puoi richiedere il supporto senza costi aggiuntivi.
Prima di affrontare una migrazione di email, è importante adottare alcune precauzioni.
Esegui sempre un test preliminare su un gruppo ristretto di caselle, in modo da definire i tempi necessari e verificare eventuali particolarità del server di origine, come restrizioni IMAP o regole di sicurezza che possano bloccare trasferimenti prolungati.
Comunica in anticipo agli utenti finali l’orario previsto per la sincronizzazione, specificando ad esempio che la prima fase avrà inizio in fascia notturna e che la seconda sincronizzazione richiederà un breve lasso di tempo; un messaggio chiaro riduce le incertezze.
Se hai apprezzato la semplicità di importazione e migrazione descritta, immagina di proporre questo flusso ai tuoi clienti.
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