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Sicurezza

Social Engineering, esempi concreti e come difendersi

Elena Moccia
06/11/2023
account takeover protection

Nel post precedente, abbiamo introdotto il concetto di social engineering, esplorando come questa tecnica si organizza, studia le sue vittime e le attacca, concludendo che che la miglior strategia di difesa è la conoscenza. In questo nuovo articolo metteremo in pratica queste risorse per identificare gli attacchi di social engineering e proteggerci nel modo più efficace

Phishing via Email: 

un attacco di phishing coinvolge l’invio di email contraffatte che sembrano provenire da istituti finanziari, aziende o servizi online legittimi. Gli utenti vengono indotti a cliccare link dannosi o a condividere informazioni personali, come password o numeri di carta di credito. Un esempio? L’email che sembra provenire dal tuo istituto bancario che ti chiede di aprire il link sottostante per “aggiornare” la password del tuo conto corrente.

Ingegneria sociale via telefono: 

il target riceve una chiamata con un numero contraffatto –spoofing del numero di telefono-, che sembra provenire da un’entità legittima ma in realtà si muove per ottenere informazioni sensibili o per far eseguire azioni come bonifici bancari su altri conti. Il truffatore chiama la sua vittima dal numero falsificato presentandosi come il suo nuovo referente bancario e, sempre con fare pacato, gentile e professionale, la convince che il suo conto corrente verrà chiuso e che dovrà spostare i suoi risparmi su un altro, tramite bonifico.

Attacchi alle reti sociali: 

Gli aggressori possono studiare i profili di persone su social media come Facebook o LinkedIn per mesi, raccogliendo informazioni personali che possono essere utilizzate per creare messaggi personalizzati, aumentando la credibilità degli attacchi. Ad esempio, un aggressore potrebbe inviare un’email alla vittima citando dettagli personali presi dai suoi profili sui social media per poi estorcere richieste con riscatti e minacce.

Truffe di supporto tecnico: 

In questo tipo di truffa, un chiamante afferma di essere il tecnico di supporto informatico e informa la vittima di un problema immaginario sul computer. L’obiettivo è convincere la vittima a concedere l’accesso al suo pc o a pagare per la “risoluzione” del problema.

Attacchi alle password: 

Gli aggressori possono sfruttare la debolezza delle password cercando di indurre le persone a condividerle volontariamente. Come? Telefonando o inviando email, affermando che è necessario un “reset della password” per motivi di sicurezza e richiedere la password corrente.

Truffe finanziarie con inganno dell’amore a distanza: 

Il criminale crea un profilo falso sui social network, con informazioni interessanti e foto attraenti. Entra in contatto con la sua vittima, usa un linguaggio romantico, lusinghiero, si finge interessato sentimentalmente al punto di riuscire ad instaurare un rapporto virtuale di “amore e fiducia”. Ad un certo punto, emerge una situazione di pericolo e di bisogno economico urgente, per cui il criminale chiede “aiuto” all’innamorato, sfruttando le emozioni e i sentimenti del target.

Furto di identità: 

Il furto di identità coinvolge l’uso fraudolento delle informazioni personali di un individuo, come nome, residenza e dati finanziari. Concedere questi dati porta al rischio concreto di aprire conti bancari, acquistare beni o servizi, creare società o documenti falsi, realizzare crimini online, tutto a tuo nome, inconsapevolmente. Con il social engineering, l’attaccante accede a questi dati altamente personali, semplicemente invitandoti a concederli, tramite operazioni di coinvolgimento e manipolazione.

Ricorda sempre che ogni bonifico, azione o password concessa in seguito a un attacco di social engineering, non garantisce alcun tipo di rimborso, neanche tramite denuncia. Ottenere giustizia può essere estremamente difficile, perché sei tu che deliberatamente hai cliccato su quel link o hai inviato quel denaro, spinto dall’inganno degli aggressori.

Le conseguenze di un attacco di social engineering possono essere molto gravi, ma la prevenzione è il miglior scudo. La fiducia va concessa con estrema cautela, e l’educazione è la tua miglior arma contro queste minacce. 

La sicurezza online è una responsabilità condivisa, e investire in formazione e sensibilizzazione è un atto di prevenzione che può proteggere non solo te, ma anche coloro che ti circondano e la tua attività. 

Consapevolezza è la parola chiave per ridurre il rischio, l’informazione è potere e la condivisione di conoscenze è la base per creare un ambiente online più sicuro per tutti.

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