Il furto di credenziali è oggi una delle minacce più rapide e sottovalutate che può mandare fuori uso la tua posta aziendale. Quando avviene un furto di credenziali, l’account diventa un canale perfetto per spam, phishing e perdita di dati, con ricadute dirette su reputazione, deliverability. In questo articolo vediamo come riconoscere i segnali d’allarme e come la protezione multilivello di Qboxmail blocca l’abuso prima che diventi un problema.
Il metodo più comune rimane largamente il phishing: l’utente clicca su un link fasullo, inserisce login e password su una pagina che replica perfettamente l’interfaccia di login. Anche se ormai quasi tutti gli ESP (Email Service Provider) supportano l’autenticazione a due fattori (MFA) via OTP o app, chi non ha ancora abilitato il secondo livello di protezione resta vulnerabile.
Un malware installato su computer o smartphone può estrarre le credenziali salvate nel client (desktop o mobile) o nel browser. Spesso questi software malevoli raccolgono anche i cookie di sessione, permettendo all’attaccante di bypassare persino l’MFA se l’utente non ha configurato il blocco per device non riconosciuti.
L’utilizzo di reti Wi-Fi pubbliche o TLS/SSL non configurato correttamente rende più semplice l’intercettazione di credenziali (attacco “man-in-the-middle”). Se l’utente si collega via POP/IMAP/SMTP senza forzare sempre la cifratura TLS 1.2+ o OAuth2, espone login e password in chiaro.
Nel caso in cui un utente riutilizzi la stessa password su più servizi, un database di credenziali trafugato altrove (es. fuga di una piattaforma non correlata alle email) può essere utilizzato in automatico per tentare l’accesso via SMTP/IMAP/POP.
I sistemi di log delle infrastrutture email sono molto evoluti, ma ci sono segnali che saltano subito all’occhio, indicatori che diventano il primo campanello d’allarme di un furto di credenziali in corso:
In Qboxmail usiamo un approccio a più livelli, in cui i controlli automatici vengono attivati non appena scattano le soglie di anomalia.
Autoblocco e notifiche immediate
Appena rileviamo decine di tentativi SMTP in pochi secondi, l’account viene sospeso per proteggere la casella email (e la reputazione del tuo dominio).
Allo stesso istante, il sistema invia un avviso all’utente (via email alternativa o SMS) spiegando che è necessario cambiare password.
Isolamento dinamico degli IP
Ogni cluster SMTP di Qboxmail è costituito da IP dedicati con monitoraggio continuo della reputazione. Se un singolo utente genera un picco di traffico sospetto, quell’IP viene isolato e riallocato a volumi ridotti. In questo modo, l’eventuale abuso non intacca la “pool” di reputazione complessiva.
Forzatura di TLS 1.2
Tutte le connessioni SMTP/IMAP/POP obbligano il protocollo TLS 1.2+; chi prova a usare porte non cifrate (25/465/587 senza TLS) viene immediatamente rifiutato.
Dashboard Tracemail per il monitoraggio continuo
Grazie a Tracemail, hai sempre sott’occhio login, tentativi falliti, bounce.
Se un account esegue invii anomali tramite i nostri server SMTP, l’attività viene rilevata, segnalata e, per precauzione l’invio di ulteriori email tramite SMTP viene temporaneamente sospeso.
Con pochi accorgimenti riduci al minimo il rischio di furto di credenziali e tuteli il tuo dominio
L’abilitazione a 2 fattori (MFA) è un must su ogni casella email, a volte diamo per scontato la sua importanza nel quotidiano.
Scegli password articolate, con almeno dodici caratteri, includendo lettere maiuscole, minuscole, numeri e simboli.
Periodicamente bisogna dare uno sguardo ai log di accesso: con Tracemail puoi scoprire da quali IP o device si collegano le caselle. Se si nota un IP insolito, vale la pena forzare subito il cambio password e, se necessario, sospendere l’account. Un controllo settimanale è sufficiente per cogliere anomalie prima che degenerino.
Un software obsoleto offre il fianco a malware che potrebbero catturare credenziali in pochi secondi: tieni quindi sempre aggiornati il sistema operativo i gli antimalware/antivirus.
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