Microsoft acquisisce LinkedIn. E punta tutto sui servizi in Cloud

Alessio Cecchi
13/06/2016

Microsoft ha appena acquistato LinkedIn per la cifra di 26 miliardi di dollari, ma questo potrebbe essere poco interessante. Quello che conta è che Satya Nadella ci rivela così la strategia di Microsoft per il suo futuro.

 

L’obbiettivo dichiarato è quello di “… accelerare la crescita di LinkedIn, così come quella di Microsoft Office 365 e Dynamics …”. Tradotto vuol dire che Microsoft da azienda che vende licenze software si trasformerà sempre più in azienda che vende servizi, in cloud. Office 365 è infatti la suite di produttività (Email, Documenti, Storage) in Cloud più usate dalle aziende, Dynamics dovrebbe essere il software gestionale (ERP e CRM) meglio integrato con Office 365. Ma per sfondare veramente la concorrenza (di Salesforce in primis) serve un in più che Nadella ha visto in LinkedIn.

 

A Microsoft non interessa la pubblicità che gira su LinkedIn, ne quello che gli utenti vi scrivono sopra (anche se devono continuare a farlo per alimentarlo), a lei interessano i collegamenti e le relazioni che legano gli utenti e le aziende. Immaginatevi un software di gestione vendite che per ogni potenziale cliente vi dia già la lista delle persone da poter contattare con i loro ruoli in azienda. Nomi, cognomi, ed indirizzi email, fantastico! Oppure un software di gestione delle risorse umane dove le carriere e lo storico sia sempre disponibile ed aggiornato.

 

L’obbiettivo di Nadella sembra quindi abbastanza chiaro, anche alla luce del mancato accordo per l’acquisizione di Salesforce dello scorso anno: trasportare il business di Microsoft dalla vendita di software alla vendita di servizi per il mondo professionale. Il tutto partendo dai loro storici cavalli di battaglia, Exchange ed Office.

 

Ormai il business dello sviluppo software mirato al genere programmi che gli utenti installano sui loro PC sta finendo. Primo perché le vendite di PC stanno calando, secondo perché nessuno vuole più installare bizzosi programmi che potrebbero smettere di funzionare al prossimo aggiornamento. Oggi i dati non si trovano più sui PC degli utenti ma nel cloud, al massimo si installano le App che non sono niente altro che un interfaccia semplice per accedere a dati conservati altrove.

 

Nadella l’ha capito, ed anche grazie alle risorse economiche in suo possesso, sta facendo andare Microsoft nella direzione giusta. Rimaniamo qui in attesa di vedere se anche le altre (software house e non solo) lo capiranno.

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