InboxLove: un evento a Mountain View sul futuro delle email

Alessio Cecchi
26/10/2012

Lo scorso 24 Ottobre a Mountain View, nel Microsoft Conference Center, si è tenuto un evento, organizzato da InBox Love, dove si sono incontrati le principali aziende e startup, legate ai servizi email, per parlare di come evolverà la nostra caselle email nei prossimi anni.

L’evento è stato condotto da Joshua Baer, un vero pioniere e visionario nel campo dell’Email Marketing che attualmente lavora per Return-Path ma che ha anche finanziato dozzine di startup nel campo delle email.

Per via del fuso orario non è stato molto agevole seguire la conferenza ma ho potuto seguire alcuni interventi molto interessanti come quello di David Dennis di Microsoft che ha parlato degli investimenti dietro il lancio del loro nuovo sistema email Outlook.com e del lavoro sull’integrazione delle API di Exchange (Exchange Web Services) in Outlook Web App e nella suite di Office.

Alla conferenza è stato anche annunciata l’acquisizione di Context.IO, una startup che fornisce API per meglio interagire con le Mailbox degli utenti, da parte di Return-Path.

E sul futuro delle nostre caselle email cosa dobbiamo aspettarci?

Dal punto di vista dell’utente la mailbox dovrebbe diventare sempre più un aggregatore di contenuti, e su questo fronte stanno nascendo aziende e servizi per migliorare l’esperienza di consultazione dei propri messaggi.

Dal punto di vista degli sviluppatori si andrà verso una sempre maggiore interazione fra email ed applicazioni grazie ad una miriadi di API sviluppate ad-hoc. Se fino ad oggi interpretare il contenuto di una email richiedeva diverse competenze tecniche grazie a soluzioni come quelle di Mailgun e Context.IO l’email potrà essere paragonata ad un qualsiasi “oggetto” da manipolare mediante funzioni del proprio linguaggio di sviluppo.

Stanno quindi nascendo delle PaaS per fornire un accesso semplice ed immediato alle email, alle informazioni sul loro contenuto e sul loro transito, che saranno facilmente gestibili medianti i linguaggi di programmazione che gli sviluppatori già conoscano.

Ovviamente anche Qboxmail proverà a fare la sua parte. Dal mio punto di vista le email all’interno di un sistema basato sul Cloud e gestito tramite API possono diventare una leva per lo sviluppo di nuovi servizi ed il fermento che c’è in Silicon Valley su questo tema non può che darmi ragione.

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